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FONDAZIONE DONÀ DALLE ROSE
26 settembre 2025 dalle 14:00 alle 22 / dalle 11 alle 19:30 del 27 settembre 2025
“UNA MAREA DI LIBRI”
UNA «24 ORE» DI INCONTRI LETTERARI
CON GLI AUTORI PRESSO
FONDAZIONE DONÀ DALLE ROSE
PRESENTAZIONE DEL BANDO PER L’ANNO 2026
Per il PREMIO LETTERARIO DEL DOGE E DELLA DOGARESSA
Vernissage mostra “NEO- SPAZIALISMO NUMERICO”
Con opere di FLORIN CODRE, ROSA MUNDI E GIORGIO PICCAIA
Nel cuore pulsante di Venezia, nel quartiere di Cannaregio, dove artisti e uomini di cultura del rinascimento sono nati e vi hanno abitato la cultura si rigenera in un dialogo continuo tra le mura immortali dello storico Palazzo Donà dalle Rose alle Fondamenta Nove, di una delle famiglie più importanti della Repubblica Serenissima di Venezia, ancora oggi proprietà dei discendenti diretti dei Dogi Francesco Donà dalle Rose, Leonardo Donà dalle Rose e Nicolò Donà dalle Rose, in cui albergarono illustri pensatori del rinascimento da Paolo Sarpi a Galileo Galilei, finanziato proprio dal Doge Leonardo, sino ai creatori di Porto Rotondo i compianti Conti Nicolò e Françoise Donà dalle Rose, intimi amici di S.A. Principi Amin e Karim Aga Khan, fondatori negli stessi anni di Porto Cervo.
Dal 2005 ad oggi i coniugi Francesco e Chiara Donà dalle Rose, con i loro due figli Carlo e Maria Vittoria, discendenti diretti del fondatore della celebre casata di patrizi veneziani, promuovono numerose attività culturali in ambito artistico, letterario e cinematografico aprendo le loro case di Venezia, Palermo e Porto Rotondo alla comunità locale ed internazionale per eventi di grande respiro culturale internazionale, con lo spirito degli antichi fondaci.
Nel quadro del distretto delle Fondamenta dell’Arte coniato da Chiara e Francesco nel 2014, si sono distinte tre grandi iniziative dal 2016 ad oggi:
- la “BIAS la prima biennale d’arte contemporanea sacra” (ogni due anni) in cui gli artisti sono divisi per spiritualità e non per nazionalità;
- “The Venice Doge Red Carpet” evento annual fashion di moda;
- e “Una marea di libri” (durante tutto l’anno) sulla scia della ormai notissima “Via dei Librai” ideata e promossa sempre da Chiara, nel cuore della primavera di Palermo, oggi appuntamento municipale di grande successo.
In tutti questi anni, come una grande “marea” Chiara ha promosso la presentazione di numerosi libri, per sostenere il mondo dell’editoria e la lingua italiana oltre che internazionale. Da questa esperienza è nata così l’idea di promuovere un Bando rivolto agli scrittori italiani ed internazionali che faccia rivivere la volontà del Doge Leonardo Donà dalle Rose, intimo amico di Paolo Sarpi, salvatore di Galileo Galilei e suo promotore, e di tanti altri umanisti della sua epoca, che decise nel suo testamento per i suoi discendenti di destinare una larga parte delle proprie risorse alla cultura ed alla creazione di una Biblioteca di famiglia, tutt’oggi esistente ed intatta che dal ‘500 ad oggi si è alimentata degli acquisti dei nipoti e pronipoti, oltre che integrata con le doti dei coniugi, in particolare Tron, Da Mosto, Modìca de Moac, de Garzarolli von Thurnlack e Scanderbeg (italianizzato Scandelibeni). Nonostante la famiglia abbia donato la metà del suo archivio di proprietà di questa biblioteca allo Stato, al Museo Correr, oggi dimora guardiano del faro di un’epoca, che si avvicina al millennio della storia di Venezia, dell’Europa antica e del mare internum nostrum, per la restante parte ed il suo continuo arricchirsi nei secoli che grazie alla Fondazione Donà dalle Rose è oggetto di studi e di diffusione.
L’esperienza maturata in questi ultimi 9 anni nella presentazione di libri tra Palermo, Venezia e Porto Rotondo ha portato Chiara, Presidente della omonima Fondazione Donà dalle Rose a scrivere un bando di partecipazione per un concorso letterario che facesse rivivere questa biblioteca con la contemporaneità, creando così l’ennesimo ponte non solo tra luoghi lontani ma tra il passato ed il presente con la creazione di premi che ricordino il ruolo e la storia dei Dogi e della Venezia della Serenissima e di tutti quei pensatori della famiglia e non che gravitarono intorno ad essa.
Chiara ha così concepito una 24 ore di presentazioni di libri con gli autori per rivivere lo spirito di un cenacolo letterario intenso, denominandolo una “MAREA DI LIBRI che, tra il giorno e la notte, come l’acqua della laguna, ci conduca nel magico mondo della lettura.
Le presentazioni saranno moderate da Carla Bertollini, Andrea Bettini, Felice Casson, Claudia Cazzaniga, Emilia Paola Ines Condarelli, Gianluca Donvito, Andrea Mattana, Valeria Paniccia, Roberta Reali, Mariella Spagnolo, alternandosi tra il monumentale atrio di Palazzo Donà e la sala dei Dogi nel Portego a cura di Chiara Modìca Donà dalle Rose e Melania Rocca. Durante la presentazione ci saranno anche due performance musicali degli artisti Luciano Chessa e Riccardo Sinigaglia.
L’ingresso è gratuito sino ad esaurimento posti.
Alla fine di questa maratona letteraria verrà presentato il bando di partecipazione per Una marea di libri 2026 per i PREMI DEL DOGE (narrativa) E DELLA DOGARESSA (poesia) ed altri 10 non secondari premi:
Premio Leonardo Donà dalle Rose (storia, diritto, diplomazia, geopolitica)
Premio Francesco Donà dalle Rose (architettura, ingegneria, innovazione, geologia)
Premio Girolamo Donatus (filosofia, antropologia, teologia)
Premio Alvise Donà dalle Rose (mondo velico ed esplorazione storica)
Premio Porto Rotondo dedicato a Nicolò e Francoise Donà dalle Rose (urbanistica e rigenerazione urbana, arte)
Premio Cello d’Alcamo dedicato a Rosario Modìca de Moac (letteratura internazionale europea)
Premio Principe Scanderbeg (letteratura internazionale dell’area dell’Epiro e dei Balcani e del Medio Oriente)
Premio de Garzarolli von Thurnlack (medicina e solidarietà)
Premio Avia dedicato a Carlo e Simone Marsot (fantasy e scoperte scientifiche)
Premio Vento in Poppa dedicato a Giovanni e Francoise Donà dalle Rose (sport)
Durante la presentazione dei libri sarà possibile visitare, con ingresso libero, la mostra intitolata “Neospazialismo numerico” con opere di Florin Codre, Rosa Mundi e Giorgio Piccaia che resterà aperta sino al 12 ottobre 2025. Un piccolo vernissage si svolgerà alle 18,30 del 26 settembre con degustazione di prosecco Bortolomiol.
Media partner BeBeez e sponsor tecnici, Il caffè del Doge e le cantine di Valdobbiadene Bortolomiol, nonché la griffe di gioielli viennese Oliver Weber, traduzioni inglese italiano Claudia Cazzaniga.
Crediti fotografici artisti: Vania Broccoli per Florin Codre; Michele Stanzone per Rosa Mundi e Duglas Andreatti per Giorgio Piccaia.
L’intera presentazione è promossa dalla Fondazione Donà dalle Rose e dalla famiglia Donà dalle Rose nelle persone dei coniugi Francesco e Chiara
IN ALLEGATO
– la locandina della rassegna “Una Marea di libri”
– la locandina della mostra “Neospazialismo numerico” e spiegazione
– comunicato stampa Una Marea di Libri e premio letterario del Doge e della Dogaressa
– CV dei moderatori della rassegna libraria https://drive.google.com/drive/folders/1x0yc4UoHP29iDmVP23w45mxgAmpvvVRv?usp=sharing
LINK ARTISTI
– link Florin Codree https://drive.google.com/drive/folders/1i9jbPEPpsWHcMzUhEo1qcFmeytxyDE2d?usp=sharing
– link Rosa Mundi https://drive.google.com/drive/folders/1ZyJ0yIa5iwQtiqo9xyaQNqG8cMNHh3hP?usp=sharing
– link Piccaia https://drive.google.com/drive/folders/1iyTyIp9W0C3nUv_89R8ve_hXCfkwjH2E?usp=sharing
– performer musicisti https://drive.google.com/drive/folders/1ym4J8ZfkiBqyzqaeSlNzCQzOGR7G-_rR?usp=sharing
LINK SPONSOR TECNICI e PATROCINIO
– schede sponsor tecnici https://drive.google.com/drive/folders/1ymmRM0eriS1Pj775DeMpyi9G8O_jeH5N?usp=sharing
Palazzo Donà dalle Rose |Cannaregio 5101 e 5038| Venezia 30121
www.fondazionedonadallerose.org
direction@fondazionedonadallerose.org
alla gentile attenzione Presidente della Fondazione Dr.ssa Chiara Modìca Donà dalle Rose, ideatore rassegna una marea di libri e del premio del Doge e co-curatore Mostra “Neospazialismo numerico” e rassegna “Una marea di libri” dal 2016 ad oggi
press@fondazionedonadallerose.org
Dr.ssa Aurore Pasquet
roccamelania@gmail.com
alla gentile Att.ne Dr.ssa Melania Rocca
PR, Ricerca Sponsor e Art Curator eventi golfistici e PR artista Giorgio Piccaia
Addetto stampa e co-coordinatore rassegna editoriale “Una Marea di libri” e co-curatore mostra “Neospazialismo numerico”
cla.cazzaniga@gmail.com
alla gentile Att.ne Dr.ssa Claudia Cazzaniga
Co-coordinamento traduzione e rassegna “Una marea di libri”
SPONSOR TECNICI
MEDIA PARTENER
PATROCINIO
NEOSPAZIALISMO NUMERICO
Florin Codre | Rosa Mundi | Giorgio Piccaia
Palazzo Donà dalle Rose
Venezia
Vernissage 26 settembre 2025 | ore 18.30
L’esposizione resterà aperta dal 26/09/2025 al 12/10/2025
dalle 11:00/13:00 e dalle 16:00/18:00
Entrata Libera

Tre artisti, due italiani ed uno rumeno, trapiantato in Normandia espongono nelle Sale di Palazzo Donà dalle Rose esprimendo, ciascuno con la forza del proprio gesto artistico, l’intimo e spesso impercettibile rapporto tra l’uomo, in quanto essere vivente, in continuo divenire in una perenne crescita intellettuale con l’Universo. La filosofia numerica di Giorgio Piccaia si intreccia così con la materia degli alveari di legno di Florin Codre, sino a fondersi nel cosmo delle valigie e delle sfere armillari liquide e solide, in marmo ed in vetro di Rosa Mundi. Tre artisti maturi che hanno esposto in numerose biennali internazionali in Italia ed all’estero che ci raccontano, attraverso le opere selezionate, il loro viaggio nel tempo della loro vita, restituendoci un messaggio subliminale e tangibile della loro arte.
Ciascun artista declina a suo modo una lunga ricerca, durata una vita, del rapporto tra la scienza, la materia e lo spazio infinito. Le opere dialogano tra loro, nel cuore dell’androne di Palazzo Donà dalle Rose, tra i cinquecenteschi vessilli della Battaglia di Lepanto.
Sembrerà di sentire il rumore delle corde tese delle Galere e delle Galeazze delle flotte della Lega Santa, quando l’universo dei potenti dell’Europa, dal Doge di Venezia al Doge di Genova, gli Imperi Spagnoli e Austriaci, sotto il vessillo del Vaticano lottavano corpo a corpo tra Candia, Cipro e Costantinopoli per la conquista ed il controllo del Mare Internum Nostrum.
La mostra è curata ed allestita da Chiara Modìca Donà dalle Rose e Melania Rocca
NEOSPAZIALISMO di FLORIN CODRE
Giunto ai suoi 80 anni, Florin Codre prosegue il suo lavoro con tenacia ed entusiasmo, per svelare il segreto della materia, creando forme organiche che gli sono diventate proprie da diverse decadi. Profondamente legato al legno fin dalla giovinezza, si propone di mettere in luce la struttura di questo materiale: diverse cellule organizzate come alveari si intrecciano con regolarità matematica. Questa creazione sottile e meticolosa evoca le esperienze di architetti come Franck Gehry o Zaha Hadid che, ispirandosi dalle forme naturali e dalla vita vegetale, utilizzano l’intelligenza artificiale per comporre grandi complessi utilitari.
Questa esposizione organizzata in uno spazio limitato presenta l’essenza del suo lavoro degli ultimi anni, svolto nel suo campo in Normandia – che gli permette di avventurarsi in uno spazio senza limiti e di esprimere la sua potenza e amore per la natura e per i cavalli. Saranno esposti alcuni pezzi in legno e bronzo, che riprendono soggetti cari come colonne, nodi, totem, accompagnati da video che evocano le sue opere di ampio respiro in permanente evoluzione e che inviteranno il visitatore a scoprire l’arte di Florin Codre, che continua a creare nel silenzio della natura normanna.” (Doina Lemny)
Florin Codre è uno dei più noti scultori romeni contemporanei che annovera nella sua lunga carriera, classe 1943, la partecipazione al Padiglione Centrale della Biennale di Venezia, sia nel 1986 che nel 1988, che la mostra del Padiglione nazionale della Romania nel 1976 e, successivamente nel 1982. Noto per la realizzazione di incredibili opere d’arte monumentali pubbliche, le sue opere sono presenti in spazi urbani e nelle maggiori raccolte pubbliche e private museali dell’Europa, Stati Uniti e Israele. Curatori del calibro di Achille Bonito Oliva, Carlo Tognoli, Guido Aghina, Giulio Carlo Argan, Maurizio Fagiolo dell’Arco, Andrei Pleşu, Ruggero Orlando, Paolo Portoghesi, Eugen Drăguţescu, Ion Frunzetti sono stati tra i suoi massimi curatori che hanno saputo apprezzarne il valore e diffondere la sua arte al più vasto pubblico, oltre a Horia Horsia, Cristina Angelescu, Virgil Mocanu, Ion Grigorescu, Ion Prut, Dan Hăulică, Vito Apuleo, Enzo Bilardello, Arturo Carlo Quintavalle, Augusta Monferini, Franco Belardinelli, John Francis Lane, Derna Querel, Edith Schloss, Mario de Candia, Costanzo Costantini, Francesco Vincitorio, Gianni Bisiach e Doina Lemny. Del resto nella sua lunga esistenza l’artista ha attraversato un secolo di storia ed ha rappresentato l’evoluzione dell’arte europea, dalla sua Romania alla Normandia, in Francia, dove risiede da tempo.
Per informazioni scrivere a fondazionedonadallerose@gmail.com
IL NEOSPAZIALISMO di ROSA MUNDI
Rosa Mundi produce sfere armillari da oltre un trentennio, utilizzando soprattutto materiali storici abbandonati, come il legno ed il ferro di antiche botti di vino provenienti dal Castello di Morsasco, il vetro e la plastica riciclata dal mare colorandola con pigmenti vegetali e organici marini. In questi ultimi sei anni, si è cimentata con la lavorazione del marmo e della pietra, trasformando una materia rigida in morbido e fluido movimento. Le sue opere sono delle proiezioni subliminali del concetto di infinito dentro la materia, nella composizione delle sue magiche tele, dal vetro al marmo. Filo conduttore della sua ricerca laboratoriale è la sua visione “NEOSPAZIALISTA”, movimento da lei fondato nel 1993. Affascinata sin da bambina dai mitici tagli di Lucio Fontana e dagli studi filosofici, ha sviluppato una sua personale visione che parte proprio da un gesto pittorico che vuole svelare l’essenza oltre l’apparenza. La sfera armillare è un antico strumento astronomico, inventato da Eratostene nel III secolo a.C, conosciuto anche come astrolabio sferico, che rappresenta la sfera celeste e il moto degli astri tramite un insieme di anelli metallici graduati, chiamati armille. Per Rosa Mundi è simbolo di sapienza e conoscenza con cui ci riporta al Medioevo e all’Umanesimo, in una visione fuori dal tempo e dallo spazio che, anche in chiave esoterica mira ad una ricerca sempre più approfondita del rapporto tra il cosmo e l’uomo, tra la materia ed il pensiero, tra lo spirito e la carne. Le sfere armillari di Rosa Mundi in vetro, in marmo, in ferro o in legno racchiudono l’intimo rapporto tra micro e macrocosmo, nell’alternarsi tra la luna e la terra, tra il giorno e la notte, nel ritmo numerico neo-spazialista del rapporto di distanze tra la Terra ed il Sole, nel sistema solare. Il suo lavoro entra in stretta comunicazione con l’occhio dell’osservatore che diventa essenziale nella visione e nella compartecipazione dello sguardo con l’artista. Le sue opere elevano e compenetrano l’intelletto e la riflessione dell’osservatore con un approccio quasi ipnotico. Restituire all’osservatore il senso materico impalpabile e comunque fluido di un concetto spaziale fortemente legato all’infinito è il principale gesto artistico di Rosa Mundi.
La magia delle sue opere, dove il vetro e la plastica si scompongono e si rifondono in una unica tela trasparente, è la creazione pittorica o lapidea di luoghi immaginari in cui perdersi e fantasticare, ben oltre il confine del visibile e del tangibile.
La scelta e la lavorazione dei materiali, primo tra tutti il marmo, operata da Rosa Mundi ha un importante peso nelle sue opere. Con le sue valigie di marmo da 20 a 80 kg in marmo nero del Belgio o Verde del Guatemala o granito tunisino, trasforma il peso in leggerezza e concetto puro. I trolley, le valigie con le ruote, prendono il nome della loro composizione e del significato che la materia ha rispetto al concetto di cui è portatore: Ominide, Homo Vegetalibus e Homo Petrolium. Il gesto scultoreo mosso dallo scalpello di Rosa Mundi è la cifra della magia della trasformazione della materia attraverso la sagoma che lei ha deciso di darle. Mentre la sfera armillare, si sostituisce alla tela di lino e di cotone, al basso-rilievo in pietra, per offrire una tridimensionalità oltre lo squarcio dell’indefinito ed indefinibile. Ogni sfera armillare ha una sua lirica ed un suo racconto, mai uguale, mai chiassoso ma sempre particolarmente leggero nella complessità del suo messaggio e del concetto in esso racchiuso, infinitamente piccolo ed impercettibile ma visibile oltre la trasparenza del tempo. Dal 2009 Rosa Mundi ha creato un ponte importante tra l’arte e la musica, tra il vedere ed il sentire promuovendo delle opere denominate “THE BOX” il cui sottotitolo era proprio “vedere la musica”. Ogni scatola d’arte finemente dipinta con due immagini sovrapposte in vetro e plastica racchiude un messaggio subliminale al suo interno scritto in latino, in greco antico, in aramaico o in arabo e una cassa musicale che permette anche ai non vedenti di farne parte ed essere osservatore privilegiato delle sue opere. Nelle opere di Rosa Mundi le misure, come numeri, sono parte integrante dell’opera, non sono casuali ma essenziali del ritmo del suo orologio del tempo apparente e del suo orologio dello spazio apparente titoli di numerose sue opere già esposte a Kyoto, Osaka, Dakar, a Villa Barbarigo di Valsanzibio a Padova, a Durazzo, a Cipro, a Venezia, a Taormina, al MUME Messina al Museo Regionale d’arte della Sicilia e di Palermo, al Parco Archeologico di Selinunte, al Parco Archeologico del Colosseo a Roma e al Museo della Magna Grecia a Reggio Calabria ed a Cortina nel 2019 durante i campionati mondiali di Sci.
BREVE BIO ROSA MUNDI è un artista nata a Venezia che ha vissuto in Francia e in Medio Oriente ed in Africa che per trent’anni ha operato utilizzando uno pseudonimo che meglio la rappresentasse, mirando a non sovrapporre la sua immagine alla sua arte. Artista poliedrica ha studiato a Venezia, a Strasburgo ed a Parigi presso le accademie ha perfezionato la sua arte sul campo, traghettandola al passaggio del nuovo millennio. Ha creato nel 1993 il movimento neo-spazialista che meglio rappresenta la sua ricerca pittorica, scultorea, fotografica e scenografica. Le sue opere sono state selezionate alla Biennale di Venezia, Biennale di Helsinki, Biennale di Durazzo, Expo di Osaka, Biennale di Curitiba, Biennale di Dakar, Biennale del Cairo, Biennale di Messina, Artissima, Biennale del Sale. Ha creato la BIAS nel 2009 la prima biennale al mondo in cui gli artisti vengono catalogati per la loro dichiarata spiritualità, ispirandosi al padre dell’arte contemporanea Vasilij Kandinskij dividendo i padiglioni in religiosi abramitici, buddisti, animisti, zoroastriani, induisti, sciamani, filosofici, scientifici, religioni perdute archeologia, digitali e sportivi. Ha vinto la Biennale di Cipro nel 2022 e ha rappresentato l’Italia all’Expo di Osaka all’inaugurazione. Ha ricevuto numerosi premi e le sue opere sono conservate in collezioni e musei pubblici e privati.
Per informazioni scrivere a
www.rosamundivisualart.com;rosa@rosamundivisualart.com;rosamundiartist@gmail.com
ROSA MUNDI ESPOSIZIONI E CREDITI
2025| Biennale di Messina
2025| Expo Osaka Italian Pavillion (Japan) from Vernissage
2025| Museo della Magna Grecia a cura di Stefania Pennacchio e Giorgio Calcara, Soprintendenza di Reggio Calabria
2025 | Parco dell’Anima | Noto Zahir
2025 | Museo Comunale di Cuneo
2025 | Expo Tempio Buddista Kyoto
2025 | Reggio Calabria Museo Regionale della Magna Grecia
2025| “Umanità in viaggio” Consolato Generale Italiano a Osaka, Conrad Hotel
2024| “Cyprea “al Foro Romano | Esposizione nel Tempio di Venere al Parco Archeologico del Colosseo Roma a cura di Giorgio Calcara
2024 | Biennale Dakar Ufficiale “Arte e Diritto: il ritmo dell’umanità” a cura di Sitor Senghor
2024 Biennale Dak’Art Off Fondazione Senghor a cura di Massimo Scaringella
2024| Municipio di Durazzo Selezionata per rappresentare il Padiglione Italia alla Biennale Arte Contemporanea di Durazzo
2024| Biennalina “Dialoghi Spaziali” – Palazzo Mezzacapo | Città di Maiori in collaborazione con la London Metropolitan University a cura di Michele Citro
2024| Villa Valmarana ai Nani | Mira “Collettiva – Il futurismo” a cura di Michele Citro e Andrea Guastalla
2024| Palazzo Branciforte | Fondazione Sicilia sede di Palermo “Mostra antologica di Rosa Mundi- Il Giardino delle Vergini”
2024 | Yachting Club di Caorle a cura di Impallomeni e Giancamillo Custoza
2023| Parcours Dakar Loman Art Gallery Guest Artist a cura di Sarita Marchesi
2023 | MUSA Museum della Reggia dei PORTICI diretta da Michele Citro
2023 | Roma Art Week diretta da Massimo Scaringella- Palazzo Altieri
2023 | Larnaca Biennale Arte Cipro diretta da Yev Kravt
2023 | Scenografia per festa YPO a Venezia- Biennale Cinema
2023 | Installation ‘700 per Festa di Carnevale palio srl &America
2023 | Scenography Tempio di Era nel Parco Archeologico di Selinunte per The look of the Year
2023 | “Feauturing the sculpture habitat” presso Museum Acquario Romano “Acquaria città invisibili” a cura A. Guastella
2023 | Banksy e Rosa Mundi “Il Bestiario nel Roseto” Palazzo Donà dalle Rose (VE)/Villa Barbarigo di Valsanzibio (PD)
2023 Scenografia con installazioni di di Rosa Mundi Cinema per la Rai “Noi siamo leggenda”
2022 | 2023 “4Around” Palazzo Duchi di Santo Stefano | Fondazione Mazzullo | Taormina
2022 | 2023 “Under the Red Sky” Rosa Mundi e Banksy | Galleria San Babila | Milano
2022 | Digital Week | Fondazione Edison | Milano
2022 | Work di Rosa Mundi come Premio al Festival del Cinema di Venezia
2022 | Posologia Umana | Banksy e Rosa Mundi | Palazzo Donà dalle Rose | Venezia
2022 | Postumano. Reliquie in viaggio | Museum Diocesano Francesco Gonzaga | Mantova
2022 | Destinazione l’infinito | Ex voto – Palazzo Costantino – Palermo
2022 | Forest Lux – Castel di Donna Fugata – Comune di Siracusa
2022 | 59° Biennale di Venezia | Padiglione della Repubblica di San Marino 2022
2022 | Reliquie in viaggio | Mantova/ Venezia motonavi mostra collettiva
2022 | Scenografie con installazioni di Rosa Mundi Cinema per Mediaset “Viola come il mare”
2021 | FOREST LUX Mostra Personale Museum Arte con Regione Sicilia, Palazzo Belmonte Riso Palermo
2022 | “The trasparency of the sound: the dance of the jellyfish” Museum Kiosk dell ‘Accademia Belle Arti di Gand, Belgio diretta da Simon Delobel
2021 | Scenografia con installazioni di Rosa Mundi Cinema per la Rai “Non mi lasciare”
2021 |Esposizione PAW – Palermo Art Week End 2021 diretta da Maria Ambramencko presso la collezione Berlingeri a Palazzo Mazzarino, Via Maqueda 2021 | Works di Rosa Mundi entrano nella Collezione Museale Fondazione Orestiadi Museum delle Trame Mediterranee Gibellina Nuova Baglio di Stefano: “The day after Tomorrow”, “Il Cretto di Burri”, la II°Sfera Armillare “Humanity’s condition”.
2021 | La XXI Sfera Armillare a Palazzo Zanca, Municipio di Messina, in occasione del 450° della Battaglia di Lepanto con l’opera “La chiave del golfo”.
2021 | Settimana della Moda Milano Fashion Week | Jenny Monteiro e gioielli Jewes
2021 | Festival del Cinema di Venezia | CANIFF Chic & Cool Canadian International Fashion Film
Testimonial Guest Artist UNICEF Sant’Elena Fuori Festival e Hotel Hilton Mulino Stucky Performance di Rosa Mundi con Marck Art e Michele Tombolini per contemporary & C
2021 | Pitti Moda Firenze – Progetto Moda e Arte SSEINSE e Jenny Monteiro
2021 |Galleria con temporary & Co. Galleria Croce Bianca 7 Cortina (Belluno) | Minigolf Helvetia, Via del Castel 55, Cortina (Belluno)
2020 |Villa Bellini opere d’arte e installazioni di Rosa Mundi Scenografia Teatro Equestre Catania Festival
2020 | Palazzo delle Culture, Comune di Catania
2020 | Mostra Personale Arte e Moda Fashion Week |Visual consulting | Milano
2020 | Museum Regionale MUME di Messina, Regione Sicilia
2020 | Fondazione Orestiadi, Museum delle trame mediterranee, Gibellina Nuova
2020 | BIAS Palazzo Marchetti Comune di Malfa, Salina, Villa Barbarigo di Valsanzibio (PD), Loggiato di San Bartolomeo (PA), Merigar Arcidosso (GR)
2020 | Parco archeologico di Lilibeo, Museum Regionale di Marsala, Regione Sicilia
2020 | Porto di Sant’Elena presso Yacht Club di Venezia
2020 | Porto Rotondo con il patrocinio del Comune di Olbia, Sardegna
2019 | 2020 Castel di Morsasco, Trepidazione Equinoziale e Wine Resurrection 2019 | Loggiato di San Pietro e Paolo a Castelvetrano /Selinunte mostra “La bellezza è la forza del rispetto dell’altro: una panchina per due”;
2019 | Video proiezione “Humanity’s time life” di Rosa Mundi| Sala delle Capriate Palazzo Chiaromonte Steri Università di Palermo, con “La città invisibile”| Festival della Filosofia;
2019 | Special Events Circuit Torino Piemonte Art in the Castel di Morsasco, Artissima
2019 |Esibizione Collaterale d’autore Padiglione Museum Nazionale Almaty Kazakistan Biennale di Venezia della Direzione del Museo nazionale di Almati
2019 |Asta Pubblica Australiana Board Nationality Pavillon Biennale 2019 curata da Catherine Kovesi
2019 | Exposition Museum Lilibeo Nave Punica Marsala, Regione Sicilia
2018 | Esposizione Open ateliers Nieuwmarkt Amsterdam Municipality curata da Sarita Marchesi, Comune di Amsterdam
2018 | Exposition Binnekant Ateliers Amsterdam (last Abramovich House) curata da Anka Van der Meer, Comune di Amsterdam;
2018 | Exposition Zuiderkerk Amsterdam 1611
2018 | “No name” Collettiva nella Collezione Marco Genzini di Milano a Castel di Morsasco Piemonte curata da Guido Brivio e Franca Mollo
2018 | Judas the guess Coreography in the Greek Roman Amphitheater of Tindari | Baglio Florio Parco Archeologico and the Temple of Era in Selinunte | curata da Enrico Caruso, Regione Sicilia and Teatro Amelia | Umbria Italy curata da Sasa Neri
2018 | Exposition in Museum delle Trame Mediterranee Fondazione Orestiadi | Baglio di Stefano curata da Enzo Fiammetta
2018 | La porta, Museum Arte con Regione Sicilia Palazzo Belmonte Riso diretta da Valeria Li Vigni, Regione Sicilia
2018 | Palazzo Alliata di Villafranca diretta da Gincamillo Custoza; BIAS Padiglione Esoterico Chiesa del Protomartire Palermo diretta da Franca Mollo
2017 | Mostra personale in Alessandria Castel di Morsasco Humanity’s Time Life da Guido Brivio
2017 | Artist Biennale Arte Donna di Trieste, Comune di Trieste
2017 | 54ma Biennale Arte di Venezia, Algiubagiò Garden Mostra Collettiva Preview BIAS 2018 evento collaterale da Michela Sichera e Fabio Armao
2017 | Palermo, Collettiva Spazio Dimora OZ Trame dell’Intelletto da Andrea Kantos Co-Worker di Dimora OZ dal 2015 al 2018
2017 | Egitto penisola del Sinai Nuweba | Ras Saitan Progetto interattivo performante Portability con la Comunità dei Beduini da Lorena Rancati and Sarita Marchesi
2017 | Pietralia Soprana Museum del Sale Biennale del Sale La Graphomane Performance e Istallazione scultorea da Alba Romano Pace, Comune di Petralia
2016 | The Work “La Foresta Abramitica” installazione permanente collection of Museum Regionale della Regione Sicilia, Polo Museale di Arte in Palazzo Riso
2016 | Venezia 15° Biennale Architettura di Venezia, Spazio Thetis Lupara al Borotalco da Gang City del Politecnico di Torino, Biennale
2016 | Helsinki Pixelache Festival Art Virtual Mapping Admin Animals Morph Empathic Phisiognomy da Eggle Oddo e Pixelache Commission, Stato Finlandese
2016 | BIAS – Biennale Internazionale Arte Contemporanea Spirituale | Fondata da Rosa Mundi
2015 | 2014 | Palermo Palazzo Monte di Pietà Personale Il Volto di una umanità, promossa ABI associazione banche italiane
2014| Palermo Museum Belmonte Riso e Chiesa dei tre Re Collettiva The Power of Diversity, Collettiva da UNESCO DESS, Regione Sicilia e Unesco
NEOSPAZIALISMO NUMERICO di GIORGIO PICCAIA
“L’impossibile che resta tale finché per la prima volta si avvera, la matematica che diventa estetica, il canto dei numeri e dei ritmi cosmici che rimbalzano dall’infinito ieri all’infinito domani… E quel Fibonacci che gira nella testa e nel cuore, nell’anima e tra le mani di Giorgio Piccaia. Una ispirazione che viene da lontano. Tempi di studi giovanili, quando il maestro di oggi era un buon allievo (ma soltanto in matematica). Gli bastava ascoltare le interrogazioni degli altri e poi la sua era da voto 9. Scritto in numeri arabi, quelli che Fibonacci aveva imposto aggiungendo lo 0. Anche adesso, anche qui, i numeri sfilano tra le opere di Piccaia. Ma si arrampicano liberi tra queste pareti. L’artista ne rispetta il segno e si precipita nel loro senso ma dà loro pure uno sguardo spirituale, un soffio esoterico. Sembra frantumarli sulle tante tele che in realtà compongono un unico segmento di una infinita sequenza. Al suo essere artista, Piccaia aggiunge – senza falsa modestia – “libero pensatore”; gli piace l’accumulo: pittore, scultore, artefice di installazioni, ceramista, architetto, allievo di Jerzy Grotowski. Dal regista polacco ha mutuato il concetto che quel che conta sono il rapporto e il dialogo con il tuo pubblico non l’orpello seduttivo che gli costruisci attorno in un teatro o negli spazi di una mostra. Onnivoro, si impadronisce di ogni materia: cucina la ceramica, fa lievitare la tela, farcisce il plexiglas, dà forma e terza dimensione al colore. E la luce esplode”. Testo di Francesco Cevasco, che è stato capo della redazione Cultura del «Corriere» (e non solo). Queste righe sono state scritte nell’ottobre 2020 per il Catalogo “Piccaia. Omaggio a Fibonacci” edito in occasione della mostra dell’artista italo-svizzero al Battistero di Velate (Varese, Italia).