Storia

La Fondazione Donà dalle Rose nasce dall’unione e dalla comunione d’intenti dei coniugi Francesco Donà dalle Rose e Chiara Modìca, entrambi esponenti di famiglie aristocratiche: Donà dalle Rose, Modìca, Scandelibeni ( italianizzata da Scandelberg) von Thurnlack Garzaroloffen ( italianizzato de Garzarolli), Marsot che hanno condiviso nella loro attività professionali e di studio la consonante unica, trasmessagli dai rispettivi genitori, della filantropia tradotta in una fitta promozione ed impegno mecenatico in Italia ed all’estero in numerosi ambiti, tra cui spicca l’arte antica e contemporanea, nonché la promozione del rispetto della dignità dell’uomo, della diversità e integrazione e coesistenza di culture diverse, intimamente connesse con l’identità dell’uomo ed l’attuazione della convenzione dei diritti dell’uomo.


Motore di tale attività è l’eredità immateriale trasmessagli dai loro rispettivi genitori e la forza e le radici della loro unione con cui hanno saputo traghettare nel nuovo millennio i precetti e gli insegnamenti di cui furono portatori nei secoli i loro avi, ben oltre il patrimonio dagli stessi detenuto in parte disperso ed in parte arricchito dalle acquisizioni dei coniugi Francesco e Chiara e dalle loro fitte attività culturali di fruizione pubblica.


Chiara e Francesco hanno saputo creare e ricostituire una fitta rete di relazioni con altre associazioni e fondazioni creando, ex novo, numerosi cenacoli del sapere tra la Sicilia, la terra Santa, la Siria, Venezia, la Sardegna, la Toscana e la Francia impegnando le loro professionalità, le loro passioni e le loro personali economie nell’interesse della collettività, condividendole con il pubblico e promuovendo numerose attività di natura esclusivamente filatropica che hanno spaziato dall’arte allo sport, dalla filosofia al diritto, dalla politica economica alla musica partendo dal medesimo presupposto che è lo spirito filantropico autentico.